Che cos’è: Si tratta di una forma di ossido metallico che ha un colore bianco, molto coprente e insolubile.
Lo troviamo come parte della crosta terrestre, in effetti, è un minerale molto abbondante, essendo il nono elemento chimico più abbondante nella crosta terrestre.
Nel 2006 l’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) lo ha classificato come una sostanza potenzialmente cancerogena quando viene inalato, indipendentemente dal fatto che sia una nanoparticella o meno.
Ha una forte penalizzazione se utilizzato nei seguenti casi:
- In prodotti labbra.
- Ciprie da trucco libere.
- Prodotti spray.
Usi e benefici: Viene utilizzato per le sue qualità pigmentanti e per la sua capacità di riflettere le radiazioni UVB e UVA.
Quando viene utilizzato come filtro UV, come in questo caso, può essere ridotto a nanoparticelle, essendo, da quel momento, approvato dalla CSSC in stato di nanoparticelle, purché si trovi in quantità inferiori al 25%.
Ridotto a questa dimensione, è autorizzato in Bio, permettendo così di eliminare l’effetto sbiancante causato da questo filtro minerale.
È obbligatorio che il fabbricante specifichi che si tratta di particelle Nano, ogni volta che questo accada.